Contea degli Hobbits
Collina Tuc.
Campo Medio Secondo
Terra al di la’ del fiume Plavis.
Provincia de Belun.
Martedi’ 30 luglio MMXIII
Dispaccio numero tre.
Ieri sera la pioggia ci ha annaffiati dalla cena al riposo, cioè almeno fino alle 23.30. Quindi serata di animazione all’interno. Al risveglio, dettato da una sirena a manovella dagli effetti speciali, sorpresa: il cielo era limpidissimo e il sole splendeva in tutta la sua lucentezza. Il Monte Tomatico era senza alcuna nuvola. E quando il Tomatico è senza il “cappello” siamo sicuri che il tempo sarà bello. Le vette feltrine a Nord visibili in tutta loro estensione sembravano fare da recinzione alla nostra Contea.
Meglio. Dopo la preghiera siamo partiti per l’uscita. Abbiamo seguito sentieri ben segnati e soprattutto con lo strato di calpestio assestato. Non era il caso di imboccare sentieri non praticati, rischiando fango e scivoloni con atterraggi non previsti. Non tutti erano dotati di airbag naturali destinati all’uopo, specie certe ragazze tutte dedite alla conservazione della linea.
Durante la colazione abbiamo solo contemplato l’opera delle nostre mani: il pane impastato ieri sera era ben cotto e profumato pronto per essere manducato…. a cena.
Prima di metterci davvero in cammino ci e’ stato illustrato la continuazione della nostra storia che vedeva l’attacco dei lupi mannari ed orchi contro hobbits e nani, l’intervento delle aquile che ghermendo i nostri eroi li trasportano sul loro nido salvandoli, l’arrivo a BoscoAtro regno di Boern. Boern è di natura scorbutico, infatti talvolta si trasforma in orso, ma attraverso la mediazione di Gandalf ospita tutti volentieri. Non solo, offre cibo in abbondanza a chiunque. I nani, ormai lo sappiamo, sono ottimi spazzolatori di piatti e teglie quanto a mangiare.
Inoltre durante il cammino siamo stati invitati a farci angeli custodi gli uni degli altri , ma in segreto. Sono stati creati degli abbinamenti rimasti segreti (o almeno lo si spera) dove ognuno personalmente, in segreto, aveva il compito di prendersi cura di un ragazzo o ragazza senza dichiararlo. Una successiva attività avrebbe verificato quanti avevano intuito il loro “angelo custode”. Sempre lungo il cammino avevamo il compito con il nostro gruppo di fotografare la natura per trasformare poi le foto in preghiera di lode al creatore. Sole splendente, aria tersa, al ritorno eravamo tutti ben biscottati.
Per fortuna ci attendeva una ristoratrice e dissetante anguria.
A mezzogiorno Boern è stato di parola e ci ha raggiunto con abbondanti panini e acqua. A tutti è sembrato assomigliasse al sindaco della Contea Ciano Tuc.
Ma, lo sappiamo, la fame fa brutti scherzi.
In uscita abbiamo scoperto che una ragazza non solo si era portata al campo il libro di Tolkien “Lo hobbit” ma addirittura se lo era portato dentro lo zaino in uscita. Roba da bacio in fronte. Che lo abbia potato anche qualche ragazzo?
Tipica domanda retorica per dire che ne siamo più che sicuri che la risposta è no.
Prima di cena è scattato anche il tradizionale scherzo della Campanella. Non tanto tradizionale ovviamente per chi lo subisce.
La campana che richiama alla cena viene rivolta verso l’insu’ e riempita d’acqua. Il malcapitato che la va a suonare subisce un autentico gavettone.
In realtà i suonatori erano due e il gavettone è caduto esattamente in mezzo, giusto per la par condicio.
Della serata vi racconterò con tranquillità domani.
Hic manebimus optime.
Il di – spacciatore di campo.