Contea degli Hobbits
Collina Tuc.
Campo Quarto.
Terra al di la’ del fiume Plavis.
Provincia de Belun.
Domenica 07 luglio 2013
Dispaccio numero uno.
Conoscete la favola di Biancaneve e i sette nani….? Ricordate i loro nomi: Pisolo, Eolo, Brontolo, ecc…. ?
Beh, scordatevela!
Anche la nostra storia, che non e’ una favola, in verita’ inizia con dei nani che vanno a far visita…. a Bilbo Beggins, uno hobbit della Contea, su invito di Gandalf.
Sono tredici e i loro nomi fanno Gloin, Balin, Bifur, Fili, Kili, Oin, Thorin Scudodiquercia, Dain, Bombur, Dwalin, Nori, Dori e Ori.
Una storia che farà da filo conduttore per le nostre attività di Campo. Infatti oggi, qui nel Campo Quarto della Contea, nella terra al di là del fiume Plavis, nei pressi di Belun sono arrivati 46 hobbits delle terre vicino al mare e precisamente dalla Contea di Spinea.
Differenziano dai normali hobbit, ma non troppo, che generalmente rispondono a queste caratteristiche: sono amanti della pace e discreti, tendendo ad essere grassocci, possiedono una grande agilità e hanno vista e udito particolarmente acuti. La loro statura oscilla fra un braccio e un braccio e mezzo, e il più alto fra loro è sempre più basso di un Nano, sebbene gli Hobbit siano meno tozzi e robusti di questi ultimi. Sono allegri e spensierati nei periodi di pace, ed amano vestirsi di colori vivaci e banchettare a non finire per allietare le loro giornate. Non portano calzature, i loro piedi hanno la pelle dura come suole e sono ricoperti da un folto pelo.
Volete, allora, anche la descrizione degli hobbit della Contea di Spinea?
Eccola!
Mediamente sono alti un metro e qualcosa, vestono con abiti colorati, portano un cappellino in testa, quando sono insieme per il pranzo o la cena fanno un chiasso terribile, amano rincorrere delle cose tonde con dentro dell’aria e che rimbalzano da ogni parte, la polvere ama inseguirli per una forma di attrazione atomica, dopo due ore di attività frenetica profumano di umanità intensa, quando sono invitati a fare attività hanno un calo delle capacità uditive mentre riprendono a sentire molto bene al suono della campana che chiama al pranzo e alla cena, non amano lavarsi e quando gli si impone di fare una doccia contrattano con frasi stereotipate del tipo: “ma io non ho sudato”, “ma mi sono appena lavato ieri”, ” non serve, tanto poi mi sporco ancora”.
Cosa son venuti a fare qui?
Accompagneranno Bilbo, Gandalf e i nani al recupero del tesoro sequestrato violentemente dal terribile drago SMAUG al popolo dei nani.
Prima però di avventurarsi in questo inaspettato viaggio dovranno scoprire se hanno veramente le capacità per arrivare fino alla fine.
Ecco perché, cogliendo l’occasione della presenza al Campo Quarto della Contea, dei genitori che li hanno accompagnati si sono chieste informazioni sul loro curriculum vitae di non più di nove anni ma già molto nutrito. Alla fine sono risultati averne le credenziali.
Ma non era finita. Sono stati messi alla prova con dei giochi deputati a verificare le qualità prodotte e tutti hanno superato le verifiche di routine. Alla fine tutti abili e arruolati.
Finalmente un po’ di pace e tranquillità è arrivata dopo la celebrazione della Santa Messa con i genitori, i quali subito dopo hanno abbandonato la Contea scendono con un groppo alla gola quella Valle che li portera’ fino a quella di Spinea.
Già questa sera gli hobbit partiranno per la grande avventura i cui scenari saranno la Valle del Gran Burrone e le Montagne Nebbiose popolate dai Troll.
Pensierino della sera: ” Partire bene significa essere quasi a metà del percorso!”
Tutto va bene, fra poco andremo a cena e poi per prepararci al sonno gioco notturno, preghiera a e a letto fino a domani mattina.
Il di – spacciatore della Contea.