Contea degli Hobbits
Collina Tuc.
Campo Medio Secondo
Terra al di la’ del fiume Plavis.
Provincia de Belun.
Mercoled’ 31 luglio MMXIII
Dispaccio numero quattro.
Partiamo dalla serata di eri sera, interessante molto interessante.
In realtà non abbiamo fatto né giochi organizzati ne’ serate a tema.
Abbiamo passato la serata organizzandoci liberamente. Chi giocava in piattaforma, chi nel campo di calcio o di pallavolo, chi chiacchierava.
Alle 22.30 preghiera della sera. Proprio nella preghiera serale si celava l’interessante.
Abbiamo scoperto come si possa “celebrare” una giornata di campo pregando con espressioni che ci appartengono per età, gusto e cultura.
Dopo una piccola introduzione del don ci siamo fatti il segno della croce tanto per capire che stavamo pregando.
Quindi siamo passati alla condivisione dell’attività “dell’angelo custode” vissuta nella mattinata. In realtà difficile che ragazzi e ragazze di seconda media l’avessero presa sul serio. Ma almeno si sono resi conto di aver perso un’occasione per un approccio amico ad una persona con la quale, magari, non avevano mai parlato assieme. Di seguito sono state proiettate le foto che i gruppi hanno fatto alla natura durante l’uscita con sovra scritte alcune preghiere e riflessioni molto interessanti composte dai gruppi stessi. Quindi un testo del profeta Isaia e una canzone a quel testo ispirata sono stati letti come ulteriore riflessione. Al clou siamo arrivati con una danza, parte di un musical, interpretata da una animatrice, e con la partecipazione tutti insieme ad un ban, ambedue a tema religioso. Non vi dico con quale attenzione i ragazzi e le ragazze hanno seguito in particolare la danza, mai stati così attenti ai momenti di preghiera….
Alla fine il don ci ha aiutato a capire come gli animatori avessero voluto farci intuire quanto sia possibile usare anche i nostri linguaggi per pregare.
In modo particolare la danza è un’ espressione di preghiera già da quando il re Davide danzò davanti all’arca dell’alleanza che entrava in Geusalemme, senza dire di quanti Salmi poi lui ne sia poi il compositore. Ed erano esattamente delle canzoni che raccontavano la vita personale e spirituale a volte di singoli a volte di tutto il popolo.
Sempre ieri sera, una volta che i ragazzi e le ragazze avevano raggiunto le loro brande, la staff degli animatori e la staff cucina si sono riuniti per una verifica di metà campo. Non so dirvi se sia andata bene o male, se il clima era più o meno buono, vi basti sapere che, a conclusione della veifica, siamo andati avanti almeno una mezz’ora a raccontarci barzellette.
Oggi l’avventura ci ha portato con Bilbo e i Nani ad affrontare e superare il pericolo dei ragni e degli elfi silvani, dove Bilbo grazie alle sue genialate è riuscito a far fruttare appieno i suoi talenti di “scassinatore” per salvare gli ormai suoi amici. I ragni che imprigionano le loro prede nelle ragnatele o gli elfi silvani che hanno imprigionato i nani sono la parabola di quanto è come noi tutti rischiamo di lasciarci ingabbiare da strutture economiche, sociali, culturali che poi ci rendono di fatto schiavi e quindi sfruttabili.
L’unico modo per preservarsi da queste negative possibilità che sempre incombono su di noi è quello di dar fondo a tutti i nostri talenti. I talenti li possiamo trovare dentro di noi, la’ dono sono stati depositati fin dal nostro Battesimo.
La sveglia è stata dettata da una canzone di cui ho colto un refrain che diceva in continuazione “pasta e fagioli”. A me sembrava tanto un annuncio criptato di menù. Si realizzasse la “profezia” speriamo che poi, di notte, nelle camere o nelle tende non scoppi la guerra batteriologica.
Dopo le rituali corvée via ai giochi didattici.
A pranzo abbiamo avuto tre ospiti: Padre Ademir e Padre Bento , accompagnati da Graziella. Padre Bento, che qui in Italia frequenta un corso di mosaico presso il Centro Aletti guidato da Padre Rupnik, si è sbilanciato a manifestare il desiderio di partecipare ad un campo l’anno prossimo. Il don lo ha immediatamente avvertito di essere già precettato. Prima che ripartissero per Spinea, ahimè, assieme all’animatore Davide che deve partecipare ad un campo di servizio a Roma presso la comunità di S. Egidio, i ragazzi hanno cantato e mimato in loro onore l’inno del Campo: ” Gandalfstyle” e un altro bellissimo ban dal titolo “Tu sei preziosa/o ai miei occhi”. A seguire giochi tematizzati.
Il caldo è tornato a far sentire la sua presenza anche qui. In compenso le giornate sono bellissime.
A cena tutto è filato liscio e la guerra batteriologica scongiurata. Anche perché la serata è DiscoHobbit. Dopo la doccia le ragazze si erano già preparate alla serata in modo impeccabile, i maschi ….. lasciamo perdere.
De gustibus non est disputandum.
Di come sarà andata la serata disco vi relazionerò domani in quanto prevedo ore tarde.
Confermo che qui tutto va bene.
Il di – spacciatore di campo.