Contea degli Hobbits
Collina Tuc.
Campo Medio Terzo
Terra al di la’ del fiume Plavis.
Provincia de Belun
Venerdi’ 09 agosto MMXIII
Dispaccio numero sei e davvero ultimo.
Questa mattina il clima si era riportato a valori normali. La sensazione era di vero benessere e faceva quasi freddino. Forse è per questo che il cielo si era steso addosso una bella coltre di nubi.
Minaccia lievemente pioggia ma non ci fa assolutamente paura.
Il tema che affronteremo oggi verte sulla figura di Gandalf, colui che si fa guida dei nani e di Bilbo nel loro viaggio inaspettato.
L’importanza di una guida per la nostra vita non è assolutamente un tema secondario. Almeno fino a quando non impariamo a spiccare il volo e a pilotare la nostra esistenza.
Nella mattinata provocati da tre filmati con oggetto altrettanti personaggi-prototipo che ci guidano nella vita abbiamo scoperto quali dovrebbero essere i fondamentali per uno che si fa guida degli altri.
Il Gandalf Style è veramente interessante:
– si prende cura delle situazioni della comunità dei nani,
– li sprona a riconquistare la loro città, luogo di identità e di valori (tesoro),
– li accompagna nell’avventura ma senza preservare i nani dalle difficoltà che dovranno superare,
– procura loro degli esperti a sostegno ( Bilbo, Beor, Bard,…),
– interviene solo quando serve,
– lascia comunque liberi i nani di decidere del loro futuro pur desiderando profondamente la pace per tutti e la realizzazione dei loro desideri.
Lo possiamo considerare la “parabola” o il “paradigma” di ogni guida.
Nel pomeriggio abbiamo celebrato le confessioni.
Non però lo stesse confessioni di ogni anno.
Intanto abbiamo diviso la confessione in tre parti in modo tale che fossero celebrate poi nella Santa Messa conclusiva del Campo.
La confessione di lode: si trattava di dire grazie, alla maniera di San Francesco, per tutti i doni ricevuti in questo campo. Lodi che sono diventate il canto iniziale della Santa Messa.
La confessione di vita: raccontare con verità la nostra vita al Signore con la certezza che Lui non ci giudica ma ci per – dona, cioe’ moltiplica i doni per ricolmare i vuoti di amore che si sono creati nel nostro cuore. Passaggio poi celebrato nella Santa Messa con un abbraccio di riconciliazione.
La confessione di fede celebrata direttamente dopo l’ascolto del Vangelo con il rinnovo delle promesse battesimali. Il don nella benedizione finale ci ha augurato, una volta tornati a Spinea, di non essere più quelli di prima.
Dopo la Santa Messa sono iniziate le grandi manovre di risistemazione del campo… di battaglia.
La serata vedrà protagonisti i ragazzi e speriamo che il tempo ci permetta un bel falò attorno al quale pregare insieme.
Ai ragazzi auguro che non si avveri mai per loro questo proverbio: “A essere giovani s’impara da vecchi. ”
Fatto! Si, nel senso che ormai son proprio fatto….
Il di – spacciatore di Campo