Con l’inizio dell’Avvento che ci porta alla celebrazione della grandi Feste del Natale, Madre di Dio, Epifania e Battesimo del Signore partirà, ad esperimento, una nuova modalità di presenza accanto a coloro che ammalati o infermi offrono le loro sofferenze come servizio di carità a favore di tutta la comunità cristiana.
Una presenza dovuta e doverosa almeno quanto l’esigenza di ricomprendere questo servizio nella fede sia dalla comunità cristiana sia di chi ne usufruisce.
Per favorire proprio la “ri- comprensione” a partire da una vera coscienza di comunità cristiana e per non ridurla al semplicistico “cose da fare” ho ritenuto di proceder nel modo seguente:
– i sacerdoti si renderanno disponibili solo e soltanto per le confessioni ed eventualmente per la benedizione della casa;
– la confessione è un sacramento che viene richiesto se effettivamente esiste la necessità del perdono e non come semplice benedizione: Resta valida l’indicazione di confessarsi almeno una volta l’anno, a Pasqua;
– il dialogo di fede o l’accompagnamento spirituale potrà essere richiesto ai sacerdoti non in concomitanza con la confessione;
– il pane eucaristico ( comunione) sarà portato solo e soltanto di domenica dai ministri straordinari dell’eucarestia i quali hanno ricevuto il mandato dal vescovo in primo luogo per questo servizio e solo, molto secondariamente, per aiutare i sacerdoti nella distribuzione dell’eucarestia durante la santa messa;
– l’unzione degli infermi si può e si dovrebbe chiedere non solo quando la persona è agonizzante ma soprattutto per ottenere la guarigione;
– per richiedere quanto sopra indicato alla comunità cristiana sono stati fissati degli orari nei quali telefonare in canonica allo 041 990283 e precisamente ogni mercoledì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 19.00 alle 20.00
Si potrà concordare l’orario verificando le disponibilità dei sacerdoti ( che non possono venire meno anche agli altri doveri pastorali pur riconoscendo una priorità ai più deboli) o dei ministri straordinari; – nel richiedere la presenza del sacerdote non si dimentichi che le forze sono sempre più ridotte e la loro presenza sarà garantita secondo le possibilità, – si chiede la collaborazione delle famiglie di riferimento degli ammalati o degli infermi; – la richiesta dei sacerdoti o dei ministri non comporta nessun compenso od offerta. Qualora si volesse fare un’offerta ne deve essere specificata la finalità. La procedura qui sopra descritta ci permetterà, a breve, dopo attenta valutazione, verifica e riflessione di approntare un Progetto di Accompagnamento per Ammalati, Sofferenti ed infermi.