” Il grane leone” – Il dono di un amore fantastico.
Le famiglie con i loro pargoli hanno risalito le valli da Spinea fino a Lentiai arrivando fin dalle 9.30 del mattino. In breve tempo il gruppo di terza elementare ha preso corpo, accolti dagli animatori che li avevano preceduti. E nello stesso tempo sono stati formati i quattro gruppi operativi. Ma il gruppone poi, in un men che non si dica, si è diviso spontaneamente tra maschi e femmine: i maschi in campo da calcio e le femmine su quello di pallavolo. Non poteva essere diversamente.
Assieme ai fanciulli del campo sono arrivati anche i fratellini e le sorelline. Una in particolare, piccolina, ad un certo punto manifestava sintomi di sfinimento. E’ stata curata prontamente, come da prassi di pronto soccorso, con un pastiglia particolare: un panino alla mortadella.
La giornata denominata “dei genitori” è davvero iniziata quando in piattaforma una scenetta degli animatori dava a tutti i presenti l’incipit della storia che ci fornirà lo scenario della nostra settimana: ” Le cronache di Narnia” La storia di un amore fantastico.
Proseguiva con il gioco della bandiera per gruppi, aggregati i genitori. Si doveva guadagnare la bandiera per poter rispondere a delle domande sulla storia della nostra comunità cristiana e sul suo vissuto. La sfida per i ragazzi avveniva in groppa ai genitori, per lo più papa’.
Mi permetto di farvi notare che quando i genitori giocano con i figli si realizza un evento davvero eccezionale. Il gioco è un “linguaggio” attraverso il quale si possono dire più cose che con le parole.
Quindi tutti a pranzo. I genitori in gazebo e i fanciulli in sala pranzo. L’equipe specializzata in “poenta e costa” era arrivata, chi il giorno prima chi all’alba, affinché tutto fosse pronto. Sono veramente una task force.
Concluso il pranzo con tutta la calma del caso e precisamente verso le 15.30 abbiamo celebrato la Santa Messa nel salone denominato delle “colonne”. Il cielo minacciava pioggia. Davanti all’altare erano schierati, seduti per terra, i 40 fanciulli e dietro genitori, fratellini, sorelline, nonni e nonne…
Il don all’omelia, se così vogliamo chiamarla, ci ha comunicato di aver assistito nella mattinata ad un “mezzo miracolo”: il trasformarsi di singole famiglie in un’unica famiglia (comunità), dove i genitori non solo si erano messi in gioco ma addirittura giocavano, pranzavano, partecipavano alla Santa Messa con i figli.
Finalmente i fanciulli accompagnati dai genitori, con armi e bagagli, hanno raggiunto le loro stanze e poi in sequenza dopo averli salutati si sono inoltrati come Lucy, attraverso l’armadio, nel mondo di Narnia. Ritorneremo fra una settimana.
Fra poco si va a cena. Della serata vi racconterò domani. Sono le 19.30 e tutto va bene.
Qui Pian di Coltura a voi Spinea.
Il dispacciatore di Campo.