” Il grande leone” – Il dono di un amore fantastico.
Governo ladro! Cioè, volevo dire che anche ieri sera e’ piovuto e quindi giochi in salone e niente grandi giochi. Comunque anche ieri sera verso le 22.30 già eravamo cotti a sufficienza.
Tanto che il risveglio e stato faticoso, molto faticoso. La melodia di risveglio di melodico aveva poco, quasi niente. Gli occhietti erano semichiusi e ci è voluto il richiamo del profumo del pane caldo per farli aprire del tutto. La preghiera prima della colazione infatti inneggiava così: “per questo pan e per ogni don noi ti lodiam Signor”
Alla preghiera di inizio giornata, al centro del cerchio, ci siamo trovati un cestino con cinque pani e poi ci è stato raccontato l’episodio della moltiplicazione dei pani.
Il don ci ha spiegato che il Signore vuole insegnarci un’operazione tutta nuova: la divisione che moltiplica. Si chiama ” con – divisione”. Più con – dividi e più moltiplichi.
Gli educatori alla fine della preghiera ci hanno avvisato che oggi si andava in uscita e quindi bisognava attrezzarsi bene. il tempo non avrebbe dovuto disturbarci almeno fino a sera. Vera e propria speranza perché da valle stava risalendo la nebbia. Ma niente a che vedere con quella descritta dal Carducci:
La nebbia a gl’irti [4] colli
piovigginando sale [5],
e sotto il maestrale [6]
urla e biancheggia il mar;
Comunque per chi si muove in montagna non esiste brutto o cattivo tempo ma buono o cattivo equipaggiamento.
Partiti comunque. E’ vero che è stato sempre nuvoloso ma ciò ha prodotto due vantaggi: non ha mai piovuto e siamo stati protetti dal sole.
A pranzo ci siamo divorati due paninazzi ( uno alla mortadella e uno al prosciutto) e una mela. Sembravano essere caduti nel vuoto, dopo che li abbiamo mangiati, dalla fame che avevamo.
E finalmente è arrivato Babbo Natale. “Babbo Natale ? …” Direte voi! Beh , leggetevi le Cronache di Narnia. Se arriva Babbo Natale a Narnia, dove è inverno sempre e mai Natale, allora significa che Aslan sta per tornare. Almeno così ci han detto i castori. Babbo Natale ci ha consegnato delle cose molto utili per proseguire la nostra avventura, compresa una spada enorme.
Pian piano ci siamo avviati verso casa e una volta arrivati: merenda, docce, cura dei piedi, in attesa di una corroborante cena. E’ proprio vero. Aver camminato insieme ci ha insegnato a con- dividere: cibo, acqua, fatica, sudore, vesciche ai piedi, peso dello zaino. Anche la fatica se con – divisa sembra meno pesante.
Anche questa l’abbiamo imparata. Quando facciamo qualcosa insieme, nel nome del Signore, egli ci mette del suo e il poco che abbiamo messo noi diventa molto per tutti. Succede così ogni volta che a messa celebriamo l’offertorio.
Della serata senza pioggia spero di parlarvene domani mattina.
Qui tutto va bene. Sono ormai le 19.00.
A voi Spinea.
Il dispacciatore di campo.