Udite,udite. Ieri sera a cena per primo ci è stato offerta “Zuppa magica e scoppiettante di Aslan”. Tradotto in dlinguaggio comune: ” pasta e fagioli.” I chef e il gruppo di gestione probabilmente non pensavano che noi la divorassimo tutta.. E così loro sono rimasti senza.
Dopo cena, manco a dirlo, si è rimesso a piovere. Per la serata si poteva scegliere tra seconda puntata del film ” School of rock” o un altro dal titolo: ” La disfatta do Brasil”. Tutti chiedevano al don: “Come sta padre Clair?” E il don rispondeva: ” Come stavamo noi dopo Italia – Uraguay”.
A vincere siam capaci tutti, ma a saper perdere e’ la vera grandezza di una squadra.
Durante la notte il cielo ha riaperto le cateratte e si faceva sentire rumoreggiando e confondendosi con altri rumori di umana provenienza definibili meteorismi, figli legittimi della “pasta e fagioli”.
Oggi sarà il giorno di Aslan, il grande Leone e del suo sacrificio.
Per riscattare Edmund accetta di offrire la sua vita in cambio di quella di Edmund. Viene sacrificato sulla grande pietra. Assistono, di nascosto e in lacrime, al sacrificio Susan e Lucy che mentre se ne stanno tornando all’accampamento tristi e deluse ( quanto assomigliano ai discepoli di Emmaus) sentono un fragore grandissimo. Si voltano e vedono Aslan vivo mentre la pietra è spezzata a metà. Aslan consola le due sorelle annunciando che il sacrificio di un innocente al posto di un traditore rompe e stronca ogni magia cattiva, compresa la morte.
Alla preghiera del mattino al centro solito cestino, sempre cinque pani ma questa volta spezzati. Anche la coltre di nubi in cielo si sta finalmente spezzando facendo trasparire il sereno anche se questo provoca intermittenti risalite di nebbia dalla valle. Noi speriamo! Non sarebbe male oggi asciugarci le ossa.
Motto del giorno: “Non sono più morto.” Il brano evangelico di riferimento alla preghiera è stato quello dei due discepoli di Emmaus che riconobbero Gesù risorto nello spezzare del pane.
Le attività del mattino ha impegnato i ragazzi a scambiarsi vicendevolmente dei servizi per poter realizzare una piccola impresa. Come dire: hanno spezzato e condiviso il loro tempo, la loro fantasia, la loro inventiva affinché ogni gruppo potesse realizzare il suo piccolo progetto.
Pranzo e nel primo pomeriggio una piccola pioggia, giusta giusta, per innaffiare l’orto e poi di nuovo sole a intermittenza.
E via di nuovo a giocare, merendare, rigiocare… Finalmente breve camminata. E il sole scottava….. A ovest incombono nubi minacciose ma ad est è una meraviglia. Nel cielo terso si stagliano le vette feltrine e quasi quasi si distinguono i sassi sul greto della Piave. Beh, visto il sole…. esageriamo pure.
Qualche animatore, amante dell’estetica, osservava che i ragazzi quando scelgono di che vestirsi non hanno un minimo di gusto o capacità di abbinamento dei colori. Vero. Ma basta un quarto d’ora nel campo da calcio, specie per i maschietti, e il colori si abbinano alla grande: uno spatolato di verde erba e marrone terra che nemmeno il miglior Tiziano saprebbe inventare. O per dirla breve si crea l’effetto tuta mimetica.
Ecco perché ogni giorno si ripete il rito delle docce.
Se si salta un giorno ci ritroveremmo a veder girare per il campo bambini inseguiti da nuvole di polvere. Partecipare subito dopo la doccia alla messa si è più rilassati. Oggi è anche più opportuno. Infatti dopo la consacrazione per rendere evidente ciò che si realizza con la discesa dello Spirito Santo che ci trasforma nel “Corpo Mistico di Cristo”, capaci quindi di amore reciproco come lui ci ha insegnato, gli animatori del gruppo servizio di liturgia laveranno i piedi ai loro ragazzi. Rifaranno quel gesto che per primo ha fatto Gesù e noi celebriamo il Giovedì Santo. Messa cantata ovviamente.
Dopo cena introdurremo con una attività molto suggestiva il tempo di “deserto” di domani mattina. Nella notte verranno un abitante di Betania, un amico di Lazzaro e le sorelle di Lazzaro, Marta e Maria a raccontarci di quella volta che Gesù ha risuscitato il loro fratello. E Domani mattina dovrebbe arrivare anche lui a raccontarci di come ha vissuto questa esperienza.
Ma di questo ovviamente vi racconterò domani.
Non piove, saranno 15 gradi, non piove e se piove questa notte nun ce po’ fregar de meno.
Qui tutto va bene, speriamo anche di voi!
Il dispacciatore di Campo.