LE CRONACHE DEL P.d.C
Intanto per cominciare: siamo ancora vivi e vegeti, e fortunatamente gli scherzi sono stati molto ridotti e ci è stato permesso di finire il campo in un modo diciamo dignitoso.
Ci eravamo lasciati a giovedì, la cui serata aveva visto i nostri animatori alle prese con una simpatica scenetta di “amici di montagna”, nella quale andavano a fare un gita, e, in vari punti, coinvolgevano i ragazzi con giochi e sfide. Finita questa scenetta abbiamo proceduto con la preghiera e con il ‘coricamento’ di peso dei giovani nei loro comodi letti.
Venerdì mattina è stata una mattinata intensa, ma molto significativa, che ha visto Don Simone impegnato in una alternativa e simpatica versione delle confessioni, facendo esporre i ragazzi in un modo originale, ma che gli ha dato l’opportunità di interrogarsi su se stessi. Questa attività consisteva nel pensare a un animale, ma sapete sotto che criterio? Dovevano scegliere un animale che rappresentasse una loro caratteristica negativa, qualcosa che poteva impedire loro di procedere con calma e tranquillità la loro vita, dandogli la carica giusta, o che magari impediva il relazionarsi sereno con gli altri,. L’attività ha avuto davvero un esito molto positivo coinvolgendo i ragazzi sia nella fantasia e creatività, che nel metterli a confronto in modo simpatico, ma non superficiale, verso alcuni dei loro demoni, dandogli una forma animalesca secondo le loro caratteristiche.
Si è poi preso parte alla messa, nella quale abbiamo spezzato e mangiato il pane che gli stessi ragazzi avevano preparato il giorno prima, è stato un momento davvero intenso e significativo che ha messo i nostri giovani in comunione tra loro e con Dio come non mai.
La parte di storia di ieri che ormai è quasi conclusa ha visto Edmund, il traditore redento, alle prese con la resurrezione di Aslan, il Grande Leone, che grazie a una magia più antica, essendo stato lui una vittima innocente immolatasi per salvare altre vite gli è stato permesso e concesso di ritornare in vita e costretto la morte a ritornare sui suoi passi. Vi ricorda nulla? Infine il nostro amico ha salvato tutti coloro che erano stati pietrificati dalla strega ottenendo un grande esercito, oltre e quello che stava già combattendo con le schiere della strega bianca.
Per concludere con la mattinata sono stati dati ai ragazzi tre oggetti, ognuno dei quali con un significato dietro. Una maglia, in segno di una nuova veste, bianca poiché pura e innocente, da arricchire con le firme del campo in segno di comunione fraterna. Una matita, fatta a mano da Don Marcello appositamente per i ragazzi, che simboleggia la possibilità insieme a Dio di scrivere il proprio futuro, un invito a prendere la propria vita e di disegnarla e proseguirla nel modo che più ci aggrada e ci è consono. L’ultimo oggetto consiste in una croce con su inciso un leone, simbolo della venuta nel signore nel nostro cuore, che ci accompagnerà sempre nel nostro cammino non lasciandoci mai, come la stessa incisione sulla croce, oggetto visto non come la morte di Gesù, ma come fonte di liberazione e perdono, della sua vittoria contro la morte.
Nel pomeriggio abbiamo invece visto i nostri ragazzi ancora intenti a preparare la loro performance per la serata finale. A grande richiesta si è proceduto anche con la partita animati vs animatori a calcio, che ahimè hanno vinto i ragazzi, anche se con qualche scorrettezza e con 15 uomini in campo. Non che voglia essere una scusa, ma diciamo che gli anni per noi poveri animatori passa, come invece non viene passata palla alle animatrici fonte più di numero che di gioco, anche se devo dire che qualcosa lo abbiamo fatto anche noi tra pallonate addosso e marcature fonti di grandi scivoloni.
La sera dopo una splendida cena con conclusione in una spettacolare meringata, finalmente la serata finale ha avuto inizia ed ha visto le più disparate performance, dai balletti alle barzellette, dalle scenette alle esibizioni musicali. Il tema della serata era X-Narnia la prima edizione, dopo aver fatto l’esibizione ogni concorrente doveva sottoporsi al giudizio dei nostri quattro giudici, alcuni più severi altri meno, alcuni più tecnici altri più generali, ma che con le loro trovate e uscite hanno reso il tutto davvero simpatico, alternativo e molto spassoso. Anche il nostro fenomenale presentatore e i nostri tecnici audio non sono stati di certo da meno. Dopo l’annuncio del vincitore, eccoci tutti intorno al falò, a riscaldarci e a fare l’ultima preghiera serale prima che iniziasse a piovere nuovamente.
Durante la notte i nostri prodi animatori si sono dilettati a pitturare i visi dei nostri giovani e di provare il gioco della chiave del carro armato, volete sapere cos’è? Chiedete ai vostri figli.
Oggi la sveglia alla solita ora, l’ultima colazione insieme e poi via a preparare le valige e a sistemare, pulire e rassettare il campo per farlo lindo per il prossimo gruppo, che salirà domani.
Proprio ora l’ultima parte della scenetta vede il Professore intento a narrare la fine della storia che ci ha accompagnato, di come Edmund abbia distrutto la bacchetta della strega e permesso ad Aslan di ucciderla, dell’incoronazione dei quattro fratelli e del loro ritorno a casa per una pura coincidenza. La storia termina qui, ma se volete saperne di più leggetevi o leggete ai vostri figli, o, meglio ancora fategli leggere l’intero libro, certo la dimensione fa spavento, ma l’apparenza inganna ed è una lettura davvero piacevole.
Now devo andare, finire gli ultimi preparativi e iniziare a caricare le valige e procedere verso il nostro ritorno a casa, vi saluto caldamente, spero che questi resoconti vi siano piaciuto e siate stati soddisfatti della settimana che i ragazzi hanno trascorso qui con noi, speriamo di rivederli anche il prossimo anno, la vostra narratrice Francesca B.