” Il grande leone” – Il dono di un amore fantastico.
Ieri sera, finalmente, la luna dopo aver bussato per più di cinque giorni alla porta delle nubi ha fatto la sua apparizione in cielo. E assieme a lei anche le stelle. Ormai pensavamo non esistessero più.
Era talmente grossa e luminosa che illuminava lo scenario del nostro gioco notturno.
A seguire un bel the caldo, preghiera serale e per tutta la notte un sonno profondo.
Allo spuntar del giorno la luna ha lasciato posto al sole. Per fortuna.
L’ospite inatteso di ieri ha dato spunto al don per la preghiera del mattino. Ci ha raccontato la parabola della pecorella smarrita. Esattamente come quella che ieri, tornando dall’escursione, abbiamo trovato sotto i noccioli. Mi sa che dovremmo in qualche modo avvertire il suo pastore….
Personaggio del giorno Edmund. Dopo aver tradito i fratelli, essere caduto nella magia funesta della Regina Bianca, essersi ravveduto ed essere stato riscattato dal sacrificio di Aslan, torna e contribuisce alla sconfitta della Regina Bianca.
Anche lui sarà incoronato Re come i fratelli e forte della sua esperienza sarà così saggio e posato da essere definito il Giusto.
Stiamo andando verso la fine del campo. Con la santa messa concluderemo la nostra avventura.
Di solito il venerdì è il giorno penitenziale. Anche noi lo abbiamo percorso, come Edmund. Dalla valle sono arrivati fin qui il duo composto da don Simone e Paolino per proporci uno spettacolo sulla Riconciliazione, tutto da ridere e imparare.
Oltre a scoprire che si può fare catechesi giocando ora abbiamo scoperto che si può fare catechismo ridendo.
Alla fine ci siamo sentiti tutti alla stregua della pecorella smarrita e desiderosi di ritrovare il nostro pastore. Lo abbiamo trovato pronto ad accoglierci nell’atto penitenziale della Santa Messa con le braccia aperte attraverso un grande abbraccio, quello che noi ci siamo scambiati vicendevolmente.
All’offertorio sono stati portate tre cose: le magliette del campo, un ciondolo da mettere al collo formato da una croce di ulivo con inciso il leone di giuda, una matita. Alla fine ci sono state consegnate non prima che gli animatori ci abbiano spiegato con una loro testimonianza cosa significa essere: sacerdoti ( la maglietta: rivestirsi della carità di Gesù ), re ( il ciondolo: diventare responsabili nella storia in cui viviamo), profeti (la matita: diventare con la nostra vita una matita nelle mani di Dio per riscrivere il Vangelo).
Le cronache di Narnia ci hanno insegnato come si può diventare “re” e il Signore nel battesimo ci ha inserito nella sua triplice vocazione per diventare anche noi sacerdoti, profeti e re.
Speriamo di poter essere anche noi un giorno protagonisti del nostro futuro trasformando il mondo in un qualcosa di meno freddo e glaciale.
Ma la pecorella smarrita ha ritrovato il suo pastore?
Certo. I vari gruppi hanno costruito artigianalmente delle bussole con tappo di sughero, ago, elettrocalamita, bicchiere e acqua. Voi vi chiederete: ” che avete consegnato la bussola alla pecora?” Ma no! Ci son servite per fare un gioco che consisteva nel recuperare il numero di telefono del pastore e avvisarlo che la sua pecorella smarrita ha trovato ospitalità per una notte qui al campo. Verso sera infatti è venuto a riprendersela. Sarà stata anche una pecorella smarrita ma si comportava da capra: saltava, scalciava, caricava, belava. Il don l’ha dovuta placare con una presa da rugby e così ci è stato possibile accarezzarla. Povero pastore.
Nel pomeriggio abbiamo iniziato la tradizionale partita ragazzi contro animatori e gestori. Iniziato…. Alle 17.00 in punto scravvassone mega galattico. Tanto per finire in gloria dopo una settimana di pioggia.
Ora si va a cena e sono le 20.30. Pizza!
Della serata vi racconteranno direttamente i pargoli. Pensiamo di essere a casa verso le 12.00. Aspettateci nel parcheggio retrostante la chiesa.
Qui serata splendida adesso….
A voi Spinea.