iniziamo il nostro percorso che vuole indagare i “si” fondanti nel rapporto tra Dio e l’uomo. Insieme al sole che nasceva abbiamo riscoperto il primo fondamentale e sostanziale “si” di Dio alla vita del mondo e alla vita dell’uomo. Le prime luci dell’alba ci hanno riportato a quel primo giorno in cui “Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu”. Il fluire delle onde del mare che all’orizzonte si fondeva con il cielo era lì a ricordarci di quando Dio separò le acque e creò il firmamento. Ancora, ogni suono, ogni respiro, ogni creatura che accoglieva il nuovo giorno era lì a testimoniare la grandezza dell’amore di Dio, del Suo volere.
Durante la mattinata la pioggia sembrava voler guastare i nostri piani, ed invece si è rivelata uno strumento prezioso per imparare a contemplare ancora meglio i doni intorno a noi. Così ognuno ha immortalato la sua personale percezione della bellezza del creato riscoprendo l’importanza di meravigliarsi oggi e sempre.
Al pomeriggio prima uscita esplorando vie e scorci della città di Loreto attraverso una caccia al tesoro. Il tutto per arrivare proprio lì dove si è pronunciato il “si” più grande di tutta la storia: il si di Maria “al più grandioso dei piani di Dio, la salvezza dell’umanità” (Benedetto XVI).
Nell’intimità delle tre pareti della Santa Casa di Nazareth abbiamo pregato Maria: attraverso lei Dio ha resto possibile l’impossibile. E anche noi nel nostro piccolo le abbiamo affidato la nostre intenzioni di preghiera. Maria ci ha lasciato due valori irrinunciabili per la nostra vita di fede: vivere la casa come luogo di umiltà, rimanendo sempre aperti al servizio per le strade del mondo.
In questa giornata abbiamo vissuto il nostro “si” come creature a immagine e somiglianza di Dio, il nostro piccolo “si” di fronte all’infinito “Si” di Dio!
Don Clair, Elena, Ermanno e Zan