Contea degli Hobbits
Collina Tuc.
Campo Quarto.
Terra al di la’ del fiume Plavis.
Provincia de Belun.
Lunedi’ 08 luglio 2013
Dispaccio numero due.
” L’ho portato io e io non porto cose che sono inutili.”
Così Gandalf apostrofa i nani che mettevano in dubbio le capacità e l’utilità di aggregare Bilbo alla loro compagnia.
Frase che per noi diventa motto della giornata.
E ci richiama moltissimo un passaggio degli atti degli apostoli, scritti da Luca, quando si racconta della vocazione di San Paolo. Chi mai avrebbe pensato che Paolo sarebbe diventato l’apostolo che avrebbe portato il vangelo in tutto il mondo allora conosciuto, proprio lui che era stato un feroce persecutore della chiesa. Evidentemente c’è qualcuno che ben sa scegliere. E quando ad Antiochia i cristiani sentono che Paolo è diventato amico di Gesù non ci vogliono credere, ma Barnaba li rassicura che non è stato uno qualunque a sceglierlo.
Anche noi vogliamo capire se siamo stati scelti per vivere nella nostra vita “un viaggio inaspettato” e soprattutto da chi.
Eccoci allora tutti intenti a scoprire cosa può aver combinato il battesimo per la nostra vita.
Prima dell’attività gli animatori ci hanno messo in scena la seconda puntata del racconto guida del nostro Campo Scuola. Abbiamo appreso che Bilbo dopo una colluttazione con gli orchi, in cui rimane svenuto per un po’, casualmente trova e si mette in tasca un anello sulle prime dall’apparenza insignificante. Solo dopo aver incontrato il viscido Gollum disperato per la perdita del suo tesssoro capisce la potenzialità che si è messo in tasca. Proprio grazie all’anello che lo rendeva invisibile riesce sfuggire a Gollum e agli orchi, lasciando sul campo solo i bottoni del suo panciotto mentre attraversava una porta ormai quasi chiusa della grotta in cui si era trovato imprigionato a sua insaputa.
L’attività e’ iniziata con un esercizio stranissimo. Ogni gruppo era posizionato, animatori compresi, di fronte a d un contenitore d’acqua nel quale uno alla volta ci siamo bagnati il volto. Sulle prime abbiamo pensato che gli animatori avessero voluto accertarsi che tutti si fossero lavati il volto questa mattina, il che non sarebbe poi così strano, ma poi nella riflessione in gruppo a qualcuno e’ spuntata un’intuizione: è lo stesso gesto che si compie, anche se un po’ amplificato, quando si entra in chiesa e ci si fa il segno della croce con l’acqua santa proprio in ricordo del battesimo. Ed e’ partita una bella riflessione su come noi viviamo il fatto di essere stati battezzati . Battesimo che abbiamo riscoperto proprio quest’anno a catechismo.
A conclusione dell’attività il don ci ha aiutato a fare una bella sintesi e capire che tutti, anche chi non è battezzato, può incrociare Gesù che gli chiede l’amicizia ( e non su facebook ma direttamente) come ha fatto con Paolo e lo invita ad un “viaggio inaspettato”, donandogli la sua stessa vita.
Ci resta una domanda: chi è il nostro tesoro? Di cosa abbiamo bisogno per superare le difficoltà in questo “viaggio inaspettato”?
Ci resteranno i prossimi giorni per scoprirlo.
Nel pomeriggio ci siamo dedicati a giochi esplicativi della riflessione fatta in mattinata. Quindi a seguire le docce, giusto per toglierci quel profumo di umanità intensa che ci insegue ovunque.
Nel dopo cena un gioco notturno ci condurrà al meritato riposo.
Dimenticavo di dirvi che gli animatori hanno istituito un premio speciale che sarà vinto dal gruppo che dopo la preghiera serale sarà il primo ad addormentarsi e quindi fare silenzio. Sono esonerati dal conteggio punti i sonnambuli , i russatori e gli urlanti a causa degli incubi.
Come vedete non ci facciamo mancare niente.
Buona notte a tutti voi della Contea di Spinea.
Il di – spacciatore della Contea.