Possiamo definirci i “meridionali” della nostra Diocesi perché, pur facendo parte della provincia di Venezia, siamo il territorio più a sud della diocesi di Treviso, confinando sia con il Comune che con la Diocesi lagunare.
Le nostre parrocchie che, nate alla metà degli anni 60, hanno unito i loro cammini nel 1999, occupano la parte occidentale della città, contando rispettivamente 13.000 e 1.500 abitanti.
La popolazione spinetense è enormemente aumentata all’inizio degli anni ’70 in seguito allo sviluppo di Porto Marghera, tanto che è passata dagli iniziali 5.000 abitanti agli attuali 26.000 circa già nel 1975. Da ciò si desume che vi è stato in Spinea un vivace fenomeno migratorio, sia in entrata che in uscita, il quale sembra aver invertito solo di recente la propria tendenza, probabilmente anche a causa del mercato immobiliare troppo esoso. Altra conseguenza di questo è la presenza nel nostro territorio di situazioni sociali difficili.
Questa recente stabilizzazione demografica ci permette quindi di dire che ora nelle nostre due parrocchie vivono circa 5.300 famiglie, i cui componenti sono distribuiti in maniera abbastanza omogenea in tutte le fasce d’età. All’interno di esse sono presenti circa 360 famiglie non italiane e circa 800 persone che vivono sole.
C’è però da dire anche che il prossimo incremento edilizio – già in atto – riguarda soprattutto le nostre parrocchie, per cui prevediamo in entrambe un ulteriore aumento di popolazione a cui dovremo far fronte anche pastoralmente.
Situazione economica
Nonostante la prevalenza di occupati nelle fabbriche di porto Marghera, possiamo riscontrare all’interno del nostro territorio una imprenditorialità abbastanza variegata, con la presenza di 250 aziende agricole, 1200 piccole industrie e 500 attività artigianali, in prevalenza dell’industria manifatturiera, delle costruzioni, e dei trasporti. Gli esercizi commerciali sono attestati attorno alle 400 unità, con una soddisfacente distribuzione nel territorio ed una qualificata diversificazione dell’offerta.
Di fronte a questi dati, tuttavia, dobbiamo rilevare che la società spinetense sembra vivere normalmente altrove: sia, come si è già detto, per il lavoro, che per lo studio (non ci sono scuole superiori), che per gli acquisti e per il divertimento.
Situazione culturale
Nel territorio del nostro Comune mancano per i giovani spazi aggregativi adeguati, escludendo i due oratori parrocchiali.
Si contano tuttavia ben 142 associazioni, il che non sempre però è sintomo di vivacità culturale: può essere infatti anche un segno di chiusura o di conflittualità intestine ai singoli ambiti culturali o sportivi. Analogamente anche il mondo del volontariato si presenta molto ricco, ma proprio per questo sembra anch’esso soffrire della stessa suddivisione dell’associazionismo.
Nel territorio comunale è presente una biblioteca molto frequentata e ben fornita, ed il numero di universitari è piuttosto elevato.
Situazione socio-pastorale
Le nostre due parrocchie godono di una partecipazione alle celebrazioni liturgiche non alta, attorno al 15% degli abitanti. Vi operano un parroco, due cappellani e due cooperatrici pastorali, aiutati nelle attività parrocchiali da parecchi laici.
Abbiamo annualmente, nelle nostre due parrocchie, un centinaio di battesimi, altrettante cresime, altrettante prime comunioni, una trentina di matrimoni (circa il doppio di quelli civili) e l’anno scorso, purtroppo, ben 87 funerali.
Altri laici sono impegnati nelle gestione delle varie attività pastorali collaterali come ad esempio i gruppi di AC, di animazione ai disabili, di preparazione al matrimonio, di manutenzione della sala conferenze/cinema e in special modo l’oratorio e la casa in montagna a Pian di Coltura nel comune di Lentiai (BL).
Per l’oratorio c’è da dire che l’attività è partita, e con fatica stiamo cercando di darle uno sviluppo adeguato alle aspettative della nostra comunità. Pian di Coltura, recentemente rinnovata nelle sue strutture, vive prevalentemente per l’organizzazione dei campi scuola estivi: registriamo una presenza nutrita e in continuo aumento di ragazzi, sia per le nostre attività che per quelle di altre parrocchie; questo è possibile grazie al lavoro di decine di genitori che si alternano nei servizi occorrenti, facenti capo ad un ben motivato e consolidato gruppo di gestione.
Fiore all’occhiello della nostre parrocchie è la scuola materna parrocchiale, molto ambita dai genitori dei bambini e molto qualificata didatticamente, ma che può ospitare soltanto 3 sezioni annue, ovviamente sature di iscrizioni.
C’è da segnalare anche un impegno di molti parrocchiani, motivati nella fede, per la gestione di attività sociali al di fuori delle nostre parrocchie, inserendosi a vario titolo nel Gruppo di ascolto, nei Volontari del fanciullo, nei Volontari del soccorso ed altro.
Accanto a questa variegata e complessa realtà parrocchiale si segnalano però anche adesioni a nuove forme di esperienze spirituali, che in alcuni casi rischiano di sfociare in gruppi settoriali dove si è tesi a cercare eventi miracolistici o forme estreme di espressione della fede.